Quello degli incidenti domestici è un fenomeno che interessa in particolare le donne e gli anziani, coloro che ancora oggi rimangono più a casa.
La casa spesso non è un luogo sicuro. Secondo i dati Istat, negli ultimi 3 mesi del 2022 le persone che in Italia hanno subito incidenti domestici sono state 549.000, una stima annuale di quasi il 4% della popolazione residente.
Gli incidenti domestici, nella definizione del Ministero della Salute, hanno precise caratteristiche:
- comportano la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona, a causa di lesioni di vario tipo (ferite, fratture, contusioni, lussazioni, ustioni, ecc.);
- sono accidentali, si verificano cioè indipendentemente dalla volontà umana;
- si verificano in un’abitazione, propria o di altre persone, e nelle sue eventuali estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina, scala, ecc…).
Diversi sono i fattori di rischio:
- individuali > sono correlati allo sviluppo psicomotorio dei primi anni di vita (è il caso dei bambini), alle attività lavorative in ambito domestico (soprattutto donne) e alle condizioni di comorbidità, deficit neuro-motori e cognitivi, fragilità o scarsa attività fisica (è il caso degli anziani).
- ambientali > relativi alle caratteristiche strutturali della casa, degli arredi, degli impianti e delle pertinenze, alla presenza e conservazione di farmaci e prodotti di uso comune che possono contenere sostanze chimiche tossiche.
Tornando ai dati, la fascia di età maggiormente incorsa negli incidenti domestici è quella degli 80 anni e più col 22,40%. L’11,48% di chi ha subito incidenti domestici si è collocato nella fascia 35-44 anni, il 12,75% nella fascia 45-54 anni, il 14,39% nella fascia 55-64 anni, ed infine il 22,77% in quella più ampia che va dai 65 ai 79 anni.
Considerando le persone dai 6 anni in su, dei 534.000 casi registrati il 31,84% possiede la licenza di scuola media e il 24,91% la licenza di scuola elementare oppure nessun titolo di studio.
Sono le donne a subire maggiormente gli incidenti, il 64,79%. Evidentemente sono loro che ancora oggi passano più tempo in casa. 173.000 sono i casi registrati (il 32,40% del totale) per coloro che sono in pensione, 116.000 i casi (il 21,72%) per coloro che sono casalinghe.
Il 48,45% degli incidenti avviene al Nord, il 26,96% al Sud e nelle isole e il 24,59% al Centro.
Il Sistema Informativo Nazionale Infortuni in Ambienti di Civile Abitazione SINIACA, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), raccoglie le segnalazioni su base volontaria di un numero esiguo di ospedali (rappresentativo del 15,8% della popolazione italiana). Gli ultimi dati a disposizione, del 2021, riportano che circa 1.800.000 soggetti coinvolti su base annua hanno richiesto l’assistenza del Pronto Soccorso, 135.000 sono stati ricoverati e 5.500 hanno perso la vita.
Contrastare il fenomeno degli incidenti domestici fa parte del Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025 messo in atto proprio dal Ministero della Salute. Visti i dati, gli incidenti domestici rappresentano un problema di Sanità Pubblica. Occorrono politiche di prevenzione e sicurezza al fine di ridurne l’impatto. In Italia la Legge n.493/1999 indica le funzioni del SSN in materia di sorveglianza e prevenzione degli incidenti domestici, dando particolare importanza alle azioni di informazione e educazione sanitaria.