Si stima che il 10% del patrimonio immobiliare nazionale, circa 300 milioni di mq, riguardi la Pubblica Amministrazione. Un potenziale enorme.
Il settore della Pubblica Amministrazione può contribuire in modo significativo a colmare i divari che ancora rendono lontani gli obiettivi europei in temini di decarbonizzazione ed efficientamento energetico.
Uno studio del
2014 di GSE e RSE (l'unico di cui si hanno dati a disposizione) denominato “I consumi energetici della Pubblica Amministrazione - Stima dei consumi e scenari di riqualificazione energetica” riportava i consumi elettrici e termici degli edifici della PA e dell’illuminazione pubblica, suddivisi per settore e per regione italiana. Si può ben dire che la PA sia energivora: il consumo annuo è pari a 1,62 Mtep elettrici e 2,94 Mtep termici, per un totale di 4,6 Mtep annui. Del consumo elettrico totale il 33,26% è assorbito dall’illuminazione pubblica, il 23% dall’aggregato PA centrale e difesa, il 15,82% dal comparto istruzione, il 14,14% dalla sanità e il 13,78% da tempo libero e attività sportive. I trasporti erano esclusi dallo studio.
Il
PNIEC,
Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, è uno strumento previsto dall’Unione Europea per definire le politiche e le misure che l’Italia deve adottare per il raggiungimento degli obiettivi di natura energetica e climatica nel lungo periodo. L'obiettivo fissato nel 2020 è di
riqualificare energeticamente almeno il 3% annuo della superficie coperta utile del patrimonio edilizio pubblico. Ma tale soglia è ancora lontana. Secondo ENEA – l’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile il tasso non arriva al 2%.
Il tema è stato esaminato nello studio “Roadmap to 2030: scenari e indicazioni di policy alla luce dei nuovi target di decarbonizzazione” condotto dal Politecnico di Milano e presentato lo scorso marzo si è tenuto a Milano il convegno “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”, promosso da Engie Italia e Il Sole 24 Ore. Lo studio evidenzia come incrementando l’obiettivo fissato dal PNIEC dal 3 al 4% si avrebbero importanti risultati in termini di efficientamento e di riqualificazione. A fronte di un aumento degli investimenti il risparmio in bolletta per la P.A. è evidente passando da 225 milioni di euro l’anno a 300.
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Target riqualificazione |
Efficientamento |
Riqualificazione |
Investimento |
Risparmio in bolletta |
Target attuale |
3% Tot mq/anno |
-1,1 Twh/anno |
9 mln mq/anno |
4-9 mld€/anno |
225 mln€/anno |
Target accelerato |
4% Tot mq/anno |
1,5 Twh/anno |
12 mln mq/anno |
6-12 mld€/anno |
300 mln€/anno |
Risultato |
+1% Tot mq/anno |
+0,4 Twh/anno |
+3 mln mq/anno |
2-3 mld€/anno |
+75 mln€/anno |
La Pubblica Amministrazione, dunque, è un ambito importante su cui intervenire. Si tratta di ampliare gli obiettivi di efficientamento tramite target di riqualificazione più ambiziosi che facciano leva sui capitali e sulle competenze private. La proposta è quella di fare una revisione dei sistemi incentivanti e delle logiche di public procurement che siano volte in particolare a:
- Sostenere la diffusione, anche congiuntamente, di azioni quali Energy Performance Contracts (EPC) e Partenariato Pubblico-Privato (PPP) volte a
· Favorire economicamente l’adozione di contratti EPC introducendo una detrazione fiscale o fornendo la possibilità di iper-ammortamento per gli asset installati;
· Offrire incentivi finanziari per le collaborazioni di tipo PPP tramite l’istituzione di un fondo per finanziare parte degli investimenti delle PA realizzati sotto la forma del PPP.
- Revisionare i processi di procurement privilegiando meccanismi di valutazione basati sulla capacità di efficientamento e decarbonizzazione delle diverse tecnologie.
Competenza e capitali privati, dunque, sono indicati come leve per efficientare il patrimonio pubblico ed accelerare un processo che senza il rinnovamento della Pubblica Amministrazione rischia di bloccarsi rendendo gli obiettivi del Green Deal europeo una chimera.
Risparmio energetico nelle scuole: un esempio concreto.
Il Comune di Montemurlo (PO) nel 2019 ha effettuato un intervento di relamping ovvero ha sostituito 308 corpi illuminanti di vecchia generazione con apparecchi di illuminazione LED ad alta efficienza Beghelli nella scuola primaria Anna Frank. Grazie a questa soluzione, ogni anno, risparmia oltre 15 mila euro in bolletta per l’energia elettrica e riduce di 36 tonnellate le emissioni di CO2 in atmosfera. La riduzione media dei consumi di energia è stata pari al 77,3% rispetto al passato, con picchi dell’80%.