Osservatorio
29 gennaio 2024

Storage dell’energia. La soluzione tecnologica per utilizzare l’energia prodotta quando davvero serve.

Lo storage dell’energia è il link mancante nei piani dell’energia verde e delle rinnovabili, lo dice l’Economist. Nella progettazione di un sistema fotovoltaico efficiente, non può più mancare. I benefici sono tanti, per tutti.

La quantità prodotta di energia rinnovabile non va dispersa. È fondamentale immagazzinarla per poterla utilizzare quando serve, sia in casa che in azienda.

 

Che cos’è lo storage dell’energia?

La traduzione di storage è immagazzinamento. Immagazzinare l’energia vuol dire, letteralmente, prenderla quando c’è per metterla a disposizione quando davvero serve; un autoconsumo personalizzato dunque, in base alle effettive esigenze del nucleo abitativo o dell’azienda. Inoltre, l’energia non viene mai sprecata perché può essere re-immessa in rete e remunerata dal GSE (Gestore Servizi Energetici).

Sappiamo che le energie rinnovabili sono diverse: solare, eolica, geotermica, da biomasse, idroelettrica, marina. Sono energie pulite, con un impatto ambientale minimo rispetto a quelle non rinnovabili (combustibili fossili e nucleari) e sono destinate a non esaurirsi perché si rigenerano nel tempo.

Ma sole, vento, aria e acqua sono intermittenti. A volte ci sono, a volte no. A volte ce n’è troppo, a volte troppo poco.

Ad esempio, le ore di luce in primavera ed estate sono molto diverse da quelle invernali. La maggior parte dell’energia solare viene prodotta durante il giorno ma utilizzata di sera (quando solitamente si è casa). Oppure, nel caso delle aziende, il consumo dell’energia prodotta può modificarsi nell’arco della giornata. Un sistema di accumulo immagazzina l'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e la rende disponibile per essere utilizzata quando più serve. E in caso di blackout, scegliendo i sistemi più evoluti, i disagi sono pressoché annullati.

 

Caratteristiche delle batterie solari.

Immagazzinare l’energia è oggi possibile. Le batterie solari sono il complemento ideale dei sistemi fotovoltaici perché garantiscono

-       sicurezza,

-       risparmio e monitoraggio dei costi,

-       efficienza energetica,

-       attenzione verso l’ambiente,

-       circolarità.

 

​​​​Quanto si risparmia?

Un impianto fotovoltaico da 4,15 kWp, se abbinato ad una batteria da 5,8 kWh e alla gestione intelligente dei carichi, anche attraverso sistemi domotici intelligenti, permette di ottenere lo stesso risparmio in bolletta di un impianto più grande e costoso. In numeri:

 

Consumo annuo dell'abitazione 5.000 kWh/anno 
Stima energia prodotta dall'impianto 5.852 kWh/anno
Fattore di contemporaneità consumo/produzione 50%
Quantità attesa di energia prodotta autoconsumata 2.926 kWh/anno
Quantità di energia accumulata consumata 1.524 kWh/anno
RISPARMIO ANNUO IN BOLLETTA 85%
 
 
     

Detrazioni fiscali

L’agevolazione fiscale per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici – cosiddetto ecobonus - prevede una detrazione fiscale del 50%, ripartita in 10 anni, della spesa totale sostenuta per l'installazione di un impianto fotovoltaico effettuata entro il 31 dicembre 2024.

 

Il report IRENA sullo storage di energia elettrica

Già nel report 2017 Renewable Energy Statistics l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili IRENA prevedeva per il 2030, a fronte di un potenziale raddoppiamento della diffusione delle energie rinnovabili, che lo storage di energia elettrica sarebbe dovuto passare dai 4,67TWh del 2017 fino ad almeno 11,89TWh e 15,72TWh nel 2030, a dimostrazione del fatto che lo storage era già considerato centrale nel tema delle energie rinnovabili.