Che le imprese italiane, sempre più, perseguano questi obiettivi è confermato dall’ISTAT.
Secondo un recente rapporto, sei imprese manifatturiere italiane su dieci hanno intrapreso azioni di sostenibilità nel 2022, una percentuale che si alza nel caso delle grandi aziende (81,5%) ma che scende di molto quando si tratta di imprese di piccole dimensioni (36,1%). Tra queste imprese il 50,3% adotta azioni di tutela ambientale, il 44,6% di sostenibilità sociale e il 36,8% di sostenibilità economica.
Tra le aziende manifatturiere le più impegnate dal punto di vista della sostenibilità sono quelle del Nord-Est (61,8%) e del Nord-Ovest (60,2%). Al Centro la percentuale scende al 58,9% e al Sud al 48,5%. Tra i settori spiccano quello della fabbricazione di prodotti farmaceutici (81,5% delle imprese del settore), fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (75,3% delle imprese del settore), industrie alimentari, bevande e tabacco (69,2% delle imprese).
Per quanto riguarda le imprese di servizi, scende al l 50,4% delle la percentuale di aziende che ha adottato nel 2022 pratiche di sostenibilità.
Tra queste, contrariamente a quanto accade per le aziende manifatturiere, il 61,3% opera nel Centro Italia, più staccate quelle del Nord-Ovest, del Sud e del Nord-Est. Circa l’ambito di attività, il 67,7% lavora nel settore dei trasporti e magazzinaggio, segue il settore dei servizi di informazione e comunicazione per il 51,5%,analino di coda i servizi turistici col 39,3%.
Sostenibilità ambientale: le pratiche maggiormente diffuse
Dal punto di vista delle pratiche maggiormente diffuse, il 22,3% delle imprese manifatturiere utilizza energia da fonti rinnovabili mentre il 20,4% persegue pratiche di efficientamento energetico. Riciclo dell’acqua (14,9%) e utilizzo di materie prime seconde (11,8%) sono le pratiche maggiormente utilizzate in termini di circolarità dei processi produttivi.
Nelle aziende di servizi, aumento dell’efficienza energetica (23,1%) e uso di energia da fonti rinnovabili (22,2%) sono le due pratiche maggiormente diffuse. Per quanto riguarda la circolarità dei processi produttivi, il 16,7% utilizza materie prime seconde, il 13,3% mette in atto iniziative di rigenerazione/riuso di luoghi e beni culturali, il 13% ricicla acqua.
La previsione, per il biennio 2023-2025, è che la sostenibilità ambientale sarà praticata dal 64,5% delle imprese manifatturiere, con una crescita di oltre 14 punti percentuali, e che salga al 52,5% anche per le aziende di servizi, in particolare nei settori dei servizi di comunicazione e informazione e dei servizi turistici.