L’intossicazione da monossido di carbonio
Il monossido di carbonio è un gas inodore che si forma, al posto dell’anidride carbonica, quando alla combustione è fornito poco ossigeno. L’intossicazione da monossido di carbonio è causata dal consumo di buona parte dell’ossigeno presente in locali chiusi privi di buona areazione, possibile con tutti i tipi di combustibile. L’incidente può essere causato sia dal fatto che le fiamme bruciano l’ossigeno, senza che ci sia un ricambio d’aria, sia dall’intasamento dei tubi di scarico dei fumi. Il monossido di carbonio è estremamente tossico e può causare dapprima sonnolenza e poi perdita di sensi fino alla morte in pochissimo tempo.
Oltre alla manutenzione degli impianti (si pensi alla manutenzione periodica e alla verifica dei fumi delle caldaie) è necessario che aumenti la consapevolezza delle implicazioni relative ad un uso scorretto dei gas combustibili, degli impianti e degli apparecchi.
Importanza dei rilevatori di gas
I rilevatori di gas e fumi sono in grado di segnalare la presenza di metano e monossido di carbonio anche a concentrazioni inferiori alle soglie di sicurezza, contribuendo a prevenire gli incidenti in caso di malfunzionamento degli impianti o noncuranza. In caso di presenza di gas metano o monossido, i dispositivi attivano segnalatori acustici e spie luminose per avvertire.
L’obbligo della dotazione dei dispositivi
Il Centro studi AIGAB (Associazione italiana gestori affitti brevi) ha rilevato che in Italia, attualmente, sono 640.000 gli immobili immessi nel circuito degli affitti brevi.
In caso di controllo, le multe vanno da 600 a 6.000 euro per ogni violazione accertata.