Osservatorio
28 ottobre 2025

Contributo PNRR per le CER: le novità sugli incentivi

Entro il 30 novembre è possibile presentare richiesta dei contributi per la promozione delle energie rinnovabili per le comunità energetiche e l'auto-consumo. Esteso l’accesso al fondo ai comuni fino a 50.000 abitanti.

 

Una svolta significativa per l'accelerazione della transizione energetica in Italia è arrivata con la pubblicazione del decreto ministeriale n. 127 del 16 maggio 2025 da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), avvenuta lo scorso 25 giugno. Questo provvedimento introduce modifiche importanti al decreto originario del dicembre 2023, espandendo notevolmente la platea dei soggetti potenzialmente interessati che possono accedere ai fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destinati al sostegno delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e modificando i criteri temporali per l'ottenimento del contributo.

L'estensione a comuni più grandi

 

La novità di maggiore impatto riguarda l'innalzamento del limite demografico per l'accesso ai fondi. Se inizialmente il sostegno era riservato a impianti situati in comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, il nuovo decreto estende questa possibilità ai comuni fino a 50.000 abitanti.
Questo ampliamento è cruciale: permette a un numero ben maggiore di soggetti (aziende pubbliche e private, enti del terzo settore, famiglie) di sfruttare le risorse del PNRR per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile (come il fotovoltaico) e per l'implementazione di sistemi di gestione energetica basati sulla condivisione. L'obiettivo è chiaro: incentivare una diffusione capillare delle CER e dell'autoconsumo, pilastri fondamentali per l'autonomia energetica e la riduzione delle emissioni. L'estensione dei fondi è valida fino al 30 novembre 2025, offrendo un orizzonte temporale definito per avviare i progetti e garantirsi anche l’ottenimento della tariffa incentivante ventennale.

Un nuovo cronoprogramma per i lavori

 

Un'altra modifica fondamentale riguarda le tempistiche per l'ottenimento del contributo. Il MASE ha sostituito il requisito dell'entrata in esercizio con il completamento dei lavori come data ultima per l’ammissione al beneficio.

Il nuovo documento stabilisce un cronoprogramma più flessibile e realistico per i progetti ammessi al contributo. Nello specifico:

  • completamento dei lavori di realizzazione dell’impianto di produzione entro il 30 giugno 2026;
  • entrata in esercizio entro ventiquattro mesi dalla data di completamento dei lavori e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.

Questa rimodulazione degli step operativi sposta il target primario dal delicato processo di connessione (l'entrata in esercizio) alla più controllabile fine dei lavori, snellendo l'iter burocratico e logistico per gli enti locali e i soggetti attuatori e riducendo i rischi legati a potenziali ritardi amministrativi esterni, come quelli nel grid access (accesso alla rete).

Prospettive per la transizione energetica

 

Il decreto del 25 giugno si configura come un forte impulso alla realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici al servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili. L'apertura ai comuni medi e la revisione dei termini di realizzazione offrono ora un'opportunità irripetibile per favorire la transizione energetica, portando benefici ambientali ed economici diretti alle comunità locali.