Blackout elettrici: le soluzioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro

Problemi tecnici, corto circuiti, sovraccarichi della rete elettrica, sono tante le cause che possono provocare un blackout, con gravi conseguenze per la sicurezza delle persone. Per questa ragione, gli impianti di emergenza hanno un’importanza fondamentale, garantendo un’illuminazione di riserva per terminare le attività in corso e un’illuminazione di sicurezza per evacuare i locali senza rischi per le persone. 

 

La segnaletica luminosa d’emergenza si trova pressoché in tutti i luoghi che frequentiamo: nei cinema, nei parcheggi sotterranei, sui luoghi di lavoro, all’interno degli edifici pubblici o nei centri commerciali. Secondo la legge italiana, quando l’illuminazione ordinaria viene a mancare è previsto che immediatamente si attivi quella ausiliaria d’emergenza, alimentata attraverso una sorgente di energia indipendente. La segnaletica deve essere necessariamente comprensibile a chiunque, poiché, nel caso in cui si verificasse una situazione di pericolo, deve indicare la via di fuga più vicina.

 

Nonostante la legge contempli numerose prescrizioni in materia di illuminazione di emergenza, non sono rare le situazioni irregolari, con impianti inefficienti e obsoleti. Proprio per questo, negli ultimi sono stati approvati provvedimenti legislativi che prevedono obblighi più restrittivi in materia di manutenzione e verifiche e procedure più stringenti per la manutenzione, la revisione e il collaudo degli impianti di illuminazione di sicurezza allo scopo di garantirne l’efficienza operativa.

 

 

I prodotti per l’illuminazione di emergenza di Beghelli hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni dal punto di vista delle prestazioni illuminotecniche, della sostenibilità, della durata della batteria e dell’estetica. La tecnologia led ne ha infatti migliorato l’affidabilità in termini di durata, con prestazioni enormemente superiori a quelle di qualunque altra sorgente di illuminazione, un aspetto fondamentale per prodotti che una volta installati vengono “dimenticati”.  Fondamentali poi i benefici in termini di efficienza, essendo il led non ‘vorace’ dal punto di vista energetico e utilizzabile in modo mirato, in quanto sorgente puntiforme che permette di realizzare ottiche sofisticate che concentrano la luce solo dove serve. Per quanto riguarda la batteria, unica fonte di energia in caso di blackout, la batteria al diossido di titanio (LTO) assicura la massima efficienza anche in condizioni estreme, sia ambientali che di lavoro e conferisce inoltre agli apparecchi prestazioni uniche di durata e affidabilità, prima fra tutte l’alta velocità di ricarica che permette di ottenere l’80% dell’autonomia dopo sole 2h di ricarica, poi il funzionamento a temperature estreme. L’avvento dei led ha infine permesso di realizzare apparecchi che meglio si integrano negli spazi per via dall’estetica curata e delle dimensioni ridotte rispetto al passato. L’integrazione diventa massima nel caso degli apparecchi ArchiEco, dotati di un trattamento superficiale che consente di verniciarli con le normali pitture murarie, Gli apparecchi “scompaiono” nella parete, pronti però a svolgere la loro fondamentale funzione quando necessario.